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Comune di Como
Ven 27 Dic 2024

Como, cala l’Irpef nel 2025. Sì del consiglio comunale. Il sindaco Rapinese: <Obiettivo centrato>. Anche il Pd a favore, ma resta critico

4 dicembre 2024

Il consiglio comunale di Como del 2 dicembre ha votato la diminuzione dell’addizionale Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche) per il 2025, che passa da 0,74% a 0,7%. Calo, dunque, dello 0,04%. La delibera era stata portata in consiglio comunale, per l’approvazione definitiva, dall’assessore ai Tributi Monica Doria.

Così il sindaco Alessandro Rapinese durante la replica in consiglio comunale: <Obiettivo centrato. Cosa diversa sono i servizi che eroghiamo e che devono tenere in piedi un bilancio, altro discorso sono le tasse, sulle quali potremmo continuare a far finta di nulla e andare avanti come prima. Riduzione di 8 o 10 euro? Sono comunque 8 e 10 euro per tutti – spiega il sindaco – Sul tema della progressività e della tassazione in relazione a somme di questa natura penso che in Lombardia si sia posto il problema specialmente Milano, città molto attenta a questo>.

Il Partito democratico, forza di opposizione, pur avendo votato a favore della delibera nonostante la bocciatura di due proposte di emendamento (aumento fascia di esenzione e introduzione di aliquote progressive all’addizionale), critica alcune scelte dell’Amministrazione. In una nota diffusa dal Pd di Como, si legge infatti:

Nel Consiglio comunale è stata votata la riduzione dell’addizionale comunale all’Irpef dello 0,04% (da 0,74% a 0,70%). <Nel concreto, per un reddito di 50.000 euro si risparmiano 20 euro all’anno, mentre per uno di 20.000 se ne risparmiano 8> dichiarano i consiglieri comunali del Partito Democratico Patrizia Lissi e Stefano Legnani. <La riduzione delle tasse è pur sempre positiva, motivo per cui abbiamo comunque votato a favore della delibera – concludono Lissi e Legnani – Ancora una volta, però, la maggioranza ha preso la decisione di non voler venire incontro alle famiglie in difficoltà, scegliendo invece di favorire i redditi più elevati. Si tratta di una ben precisa scelta politica, anche perché è la terza volta che l’Amministrazione Rapinese si muove in questa direzione, nonostante in città abbia aumentato tutti i costi: dai posteggi, agli asili, passando dai servizi cimiteriali. Questo dimostra come l’attuale maggioranza non intenda minimante tutelare le persone che vivono le situazioni di maggiore difficoltà>“.

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