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Comune di Como
Lun 27 Gen 2025

La Polizia chiude (per almeno 15 giorni) il Tokahana. Il bar si “trasformava” in discoteca abusiva

Guai per il bar Tokahana, che si trova in via del Lavoro a Como. Chiusura dell’attività per almeno 15 giorni per aver infranto molteplici leggi inerenti la gestione dell’attività.

Tra le più rilevanti, la “trasformazione” di fatto del locale in una discoteca (senza i permessi di legge, quindi è scattata la cessazione immediata dell’attività di pubblico spettacolo) ospitante eventi con anche 250 persone, tra cui minorenni fatti entrare senza effettuare i dovuti controlli sulla somministrazione di bevande alcoliche.

Anche addetti alla sicurezza e “buttafuori” non disponevano – hanno accertato gli agenti di Polizia nelle ripetute ispezioni – dei permessi per svolgere il ruolo.

Il comunicato della Questura di Como:

“La Polizia di Stato di Como, nella mattinata di oggi, ha disposto l’immediata cessazione dell’attività di pubblico spettacolo per un bar di via del Lavoro a Como. Al locale viene inibita anche la somministrazione di alimenti e bevande per almeno 15 giorni.

I servizi info-investigativi operati dalla Divisione di Polizia Amministrativa e di Sicurezza e i resoconti delle relazioni stilate dai poliziotti della Squadra Volante, hanno evidenziato gravi irregolarità nella gestione del locale, che vedeva l’organizzazione di serate danzanti trasformando di fatto il semplice bar, in una vera e propria discoteca.

Il bar però, era privo della prevista licenza necessaria per tali eventi e di tutte le altre conseguenti autorizzazioni di Pubblica Sicurezza, rimarcando appunto gravi carenze nella gestione, tali da compromettere l’ordine e l’incolumità pubblica, violando altresì la legge.

In particolare, a partire dalla serata di Halloween di fine ottobre, i poliziotti hanno accertato la prima irregolarità, riscontrando una vera e propria festa danzante con la partecipazione di circa 250 persone, un servizio di sicurezza esterno ed interno, musica ad altissimo volume, luci stroboscopiche e una console per il deejay, il tutto preventivamente pubblicizzato sui social con la clausola della prevendita degli accessi e il pagamento di una consumazione obbligatoria di 15 €.

Già da questa prima ispezione, ma è stato accertato che la condotta della proprietà del bar ha perseverato nel tempo la sua condotta illecita, oltre alla trasformazione del locale, ha impiegato del personale inidoneo, incaricandolo di effettuare mansioni per le quali è invece necessaria una specifica e particolare autorizzazione prefettizia.

La costante presenza sia all’esterno che all’interno dei buttafuori o addetti alla sicurezza, – è stato accertato che almeno uno avesse precedenti penali per rapina aggravata e per reati associativi – ad ogni occasione vestiti in abiti “Total-Black”, se da un lato sono risultati sprovvisti del nulla osta ad operare, dall’altro non mettevano regolarmente in pratica le basilari norme di sicurezza. L’accesso degli avventori, in particolar modo ragazzi minorenni, erano stati fatti accedere al locale senza controllo e dove la somministrazione delle bevande alcoliche avveniva indiscriminatamente.

Ulteriori ispezioni si sono susseguite a novembre e dicembre 2024 e anche a gennaio 2025, confermando di fatto le continue irregolarità e la totale noncuranza dei gestori nell’osservare la legge e le intimazioni delle Autorità, nonostante fossero stati già sanzionati e denunciati all’A.G. per le medesime condotte illecite.

La nutritissima relazione tecnica e la proposta del provvedimento è stata quindi sottoposta al Questore di Como Marco Calì, che l’ha finalizzata ordinando l’immediata cessazione dell’attività di pubblico spettacolo, nonché la somministrazione di bevande e alimenti del bar per almeno 15 giorni a partire da oggi”

© Riproduzione riservata

Marco Curci
Marco Curci
Direttore responsabile
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