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Comune di Como
Mer 05 Feb 2025

Simulazione di guerra nei boschi di Cermenate, la Polizia di Stato blocca tutto e denuncia sei persone

Sei persone sono state denunciate in stato di libertà dalla Polizia di Stato. L’accusa? Essere in procinto di simulare una guerra nei boschi di Cermenate, muniti di armi ad aria compressa.

Principale indiziato è un ragazzo di 28 anni, residente a Rovellasca, ritenuto l’organizzatore della simulazione.

Il giovane possedeva inoltre una fedele riproduzione dell’AK-47 (fucile d’assalto), privo del tappo rosso obbligatorio (ovvero, di ciò che distingue un’arma realmente funzionante da una “giocattolo” e, quindi, non in grado di sparare).

Per lo stesso reato sono state indagate altre cinque persone. Tra queste, anche un minorenne di Rovello Porro.

Il materiale è stato sequestrato dalle forze dell’ordine.

Il comunicato della Polizia di Stato:

“La Polizia di Stato di Como, nel pomeriggio di ieri, ha denunciato in stato di libertà 6 persone, tutte sorprese in una zona boschiva di Cermenate (CO) e intente ad iniziare una simulazione di guerra con armi ad aria compressa.

Principale indagato è un 28enne di Rovellasca (CO), ritenuto l’organizzatore dell’evento e indagato ai sensi dell’art. 18 del T.U.L.P.S. per non aver comunicato alla Autorità Pubblica Sicurezza nulla di quanto stava accadendo.

E’ stato denunciato inoltre per il possesso di uno strumento atto ad offendere privo del tappo rosso obbligatorio – una replica fedele di un AK-47 -. Assieme a lui, sono stati indagati per la medesima violazione della legge sulle armi, anche un 20enne di Saronno (VA), un 41enne di Milano, un 39enne di Bresso (MI), un 47enne sassarese domiciliato a Milano ed un 17enne di Rovello Porro (CO). Tutti avevano al seguito un fucile d’assalto privo del tappo rosso regolamentare.

Tutto ha avuto inizio dalla pubblicazione sui social dell’evento, dettaglio non passato inosservato agli esperti della Divisione di Polizia Amministrativa e di Sicurezza, che hanno confrontato quanto riportato nella locandina – nome dell’evento, luogo data e orario di ritrovo ecc. – non trovando alcun riscontro tra le comunicazioni che regolarmente giungono in Questura, decidendo di fare una verifica.

Infatti agli agenti è bastato davvero poco in quanto, una volta raggiunto il bosco indicato in locandina, hanno sorpreso i sei uomini tutti travestiti da soldato, con elmetti e divise mimetiche e tutti armati con repliche di fucili d’assalto.

Fermata la battaglia ancora prima che iniziasse, sono stati portati in Questura e denunciati. Il 17enne è stato riaffidato ad uno dei genitori e le repliche delle armi sono state sequestrate.

La Questura sottolinea l’importanza di queste comunicazioni, oltre che per il rispetto della normativa vigente, anche per il potenziale pericolo ed allarme nella cittadinanza che può determinare un comportamento del genere, specie in aree limitrofe a quelle cittadine, senza una preventiva comunicazione alle Forze dell’Ordine”

© Riproduzione riservata

Marco Curci
Marco Curci
Direttore responsabile
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