Il presidente della Giunta regionale lombarda, Attilio Fontana, e il sottosegretario alla presidenza con delega a Sport e Giovani, Federica Picchi, hanno presentato il bando da 100 milioni di euro destinato ai Comuni per la rigenerazione e messa in sicurezza dell’impiantistica sportiva pubblica.
Il bando si compone di 30 milioni di euro a fondo perduto messi a disposizione da Regione Lombardia e 70 milioni di euro come linea di credito a tasso agevolato messa a disposizione dall’Istituto credito sportivo e culturale) per la riqualificazione e valorizzazione degli impianti sportivi.
Il piano di finanziamento prevede le risorse a fondo perduto ripartite su tre anni: 3 milioni di euro nel 2025, 12 milioni nel 2026 e 15 milioni nel 2027.

Il bando prevede due linee di finanziamento, una per piccoli interventi con contributi regionali a fondo perduto tra 70mila e 300mila euro e una per grandi interventi con contributi regionali a fondo perduto compresi tra 300.001 e 700mila euro.
L’agevolazione coprirà fino all’80% dell’investimento per i Comuni con meno di cinquemila abitanti e fino al 50% per quelli con popolazione superiore.
Gli interventi finanziabili riguarderanno esclusivamente impianti sportivi esistenti di proprietà pubblica, iscritti nell’Anagrafe regionale degli impianti sportivi.
Il cronoprogramma del bando prevede l’approvazione del bando entro il 30 aprile 2025, l’apertura dello sportello per la presentazione delle domande entro giugno 2025 e la liquidazione della prima tranche di contributi entro dicembre 2025. Gli interventi dovranno essere completati entro dicembre 2027.

Le dichiarazioni del governatore Fontana:
«Con questo strumento andiamo nella direzione di migliorare gli impianti sportivi. Vogliamo sostenere le piccole società, che puntano sullo sport di base, che accompagnano i ragazzi fin da piccoli nel loro cammino. Si tratta di un intervento importante».
Così, invece, la sottosegretaria con delega a Sport e Giovani, Picchi:
«Questo bando è un’opportunità concreta per i Comuni, soprattutto quelli più piccoli, per rendere gli impianti sportivi più sicuri, moderni e accessibili. Un impianto ben strutturato è la base per promuovere la pratica sportiva tra i giovani e per offrire spazi adeguati.
Particolare attenzione è riservata ai Comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti, ai quali sarà destinato almeno il 50% delle risorse a fondo perduto disponibili».
© Riproduzione riservata