Durante gli scorsi giorni, è scoppiato un vero e proprio putiferio mediatico in tutta Como dopo che in una scuola elementare di via XX Settembre i bambini si sono ritrovati degli insetti nei piatti.
Dopo che la notizia è girata, su tutte le chat dei genitori dei ragazzini che frequentano questa scuola, il servizio è stato immediatamente sospeso e avvisato immediatamente il Comune.
Francesco Finizio, referente Pd per le scuole, ha utilizzato questa occasione per lanciare una provocazione «Vermi e mele marce erano sinonimo di freschezza e qualità, ora insetti, probabilmente Roperto e sindaco ci diranno che il motivo risiede nel fatto di abituare i bambini al cibo del futuro. Quando cavallette fritte nel menù?»
L’evento che ha visto protagonista la scuola elementare di via XX Settembre non è rimasto isolato, infatti sono stati trovati dei moscerini nei piatti di pasta anche nella scuola elementare Battisti di Como.
Ma la critica, in breve tempo, si è completamente ribaltata. Difatti è nato un movimento che è andato a giustificare la presenza di animali all’interno dell’alimentazione dei bambini all’interno delle scuole.
A proposito si esposto anche il movimento politico “Civitas” di Como che ha affermando «Dal momento che la giornata scolastica prevede lo svolgimento delle attività didattiche sia di mattina che di pomeriggio, pranzare in mensa diviene per molti una scelta obbligata. Inoltre, le famiglie contribuiscono economicamente e anche per questo i bambini meriterebbero pasti maggiormente curati. Eppure, talora nella preparazione non c’è adeguata attenzione, che culmina con la presenza di insetti nel cibo, ma non esclude la selezione discutibile degli alimenti, in termini di quantità e qualità».
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