Sulla pagina Facebook della lista Rapinese sindaco, nuovo duro attacco del primo cittadino nei confronti del Partito democratico, accusato di voltafaccia nei confronti della “questione stadio“, ma più in generale contro tutte le opposizioni sulla medesima questione.
Ecco quanto si legge in un lungo post, che riportiamo integralmente:
“A fine 2022 un ex assessore della Giunta Lucini, ed esponente di primo livello del PD comasco, dichiarava che il Sinigaglia doveva essere spostato e prometteva battaglia.
Oggi invece il PD, con il solito peloso opportunismo che lo contraddistingue, si dichiara totalmente a favore della permanenza dello stadio a lago ma, ogni due per tre, esce con dei: “va bene che lo stadio rimanga lì, ma…”.
Siamo davvero sicuri che tutti coloro, partiti inclusi, che oggi dicono di desiderare che lo Stadio Sinigaglia rimanga a lago, siano sinceri?
Io no.
Io non sono sicuro.
Anzi.
Sono sicuro che molti di coloro che dicono: “va bene che lo stadio rimanga lì, ma…”, lo facciano solo per non sfidare frontalmente la pubblica opinione, profondendo nel mentre tutte le energie possibili nel sabotare il progetto.
Ai sabotatori voglio dire una cosa: chi è al governo della città vuole che lo stadio rimanga esattamente dove è sorto e lo vuole pure nuovo.
Punto.
PS: a tutti i fenomeni divenuti mega esperti dico solo una cosa: a garantire la sicurezza del progetto ci penseranno Questura e Vigili del Fuoco, alla tutela del paesaggio (e non solo) ci penserà la Soprintendenza, a garantire i conti ci penseranno le società incaricate assistite dai Servizi Finanziari del Comune di Como, a garantire la legalità ci penseranno il Segretario Generale e i super avvocati già coinvolti.
A tutto il resto non citato ci penseranno i deputati Uffici della Repubblica e, per quanto di competenza della politica, come già detto, essendo stato incaricato direttamente dal popolo, ci penserò io.
PS del PS: Cari fenomeni, continuate pure ad esprimere dubbi ma, di voi, lo dico sinceramente, a meno che vogliate mettervi un cappellino di carta e iniziare a lavorare di cazzuola, non c’è nessuna necessità…”