Sul caso Ticosa, anche la lista Civitas ha espresso contrarietà sulle parole del sindaco di Como, Alessandro Rapinese, che in diretta televisiva aveva invitato i cittadini comaschi a «pensare ad altro, che a questo (ovvero le pratiche burocratiche, difficili da sbrogliare, per partire con la bonifica e riqualificazione dell’area, ndr) ci penso io».
Ecco il comunicato stampa pubblicato da Civitas:
“Le dichiarazioni (pubbliche) del sindaco in merito alla ex-Ticosa non possono passare senza adeguato commento.
Sorvolando sull’invito ai cittadini a pensare ad altro, su cui ritorneremo, è del tutto incredibile il riferimento al suo progetto come a “un’opera immensa, gigantesca”.
Per il sindaco i cittadini non dovrebbero sapere, pensare, discutere di ciò che li riguarda in quanto bene “comune”. Siamo dinanzi a un nuovo tentativo di narcotizzare i cittadini per nascondere una politica urbanistica fallimentare.
Il nostre giudizio sul progetto immaginato dal sindaco per l’ultima grande area pubblica strategica di Como è netto e senza appello: non c’è nulla che abbia meno senso della riduzione a parcheggio di una grandissima area urbanisticamente strategica.
Con altri abbiamo sottolineato che il progetto del sindaco, nella sua pochezza, è anche economicamente fallimentare sia per il Comune sia per i cittadini.
Siamo certi della presenza in città di donne e uomini che non hanno rinunciato al pensiero e al giudizio critico.
A loro ci rivolgiamo perché, come loro, non confondiamo l’ostinazione con la qualità, il “fare per fare” con la capacità di costruire soluzioni idonee a offrire risposte alle esigenze di sviluppo, alla costruzione di un futuro e al progresso della Città, come abbiamo visto in proposte avanzate da diverse realtà. Dal 2022 la nostra proposta di rigenerazione urbana è di restituire l’area della ex-Ticosa ai cittadini, creando nell’arco di 6/8 anni, con finanziamenti pubblici e privati, una vasta zona pubblica con i servizi che da decenni mancano in città:
aree per lo sport e il tempo libero dei giovani in città (basket, calcetto, skateboard, ecc), luoghi e sedi di incontro per anziani e associazioni cittadine, spazi di verde pubblico per la zona sud, parcheggi di servizio per le funzioni insediate e per la riqualificazione dell’edificio “Santarella” ad uso universitario e di Museo della Seta, con la possibilità di realizzare volumi per laboratori e attività innovative in relazione al Parco Tecnologico ComoNext. Un progetto multifunzionale, quindi, per la città e per il suo futuro.
Chiediamo alla cittadinanza di non accettare la retorica che nasconde la pochezza.
Alimentiamo pensieri positivi e propositivi, la conoscenza profonda della città e il rispetto della sua storia.
L’invito è a mettere in discussione le scelte del sindaco sui beni pubblici, di tutti i cittadini, quando sono profondamente sbagliate e danneggiano il bene e l’interesse comune”
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