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Comune di Como
Mer 09 Apr 2025

(VIDEO) Rapinese, nuovo attacco a Forgione (Associazione Carducci): «Scansati. Questo gioco è durato troppo»

Torna a far discutere la vicenda dei locali di viale Cavallotti, in cui si trova la sede dell’Associazione Carducci, storica istituzione culturale di Como.

Vicenda che riguardava, in via principale, i costi di riscaldamento e illuminazione a carico del Comune per quei locali aggiuntivi occupati dall’associazione, ma non previsti dall’accordo del 1930.

La sentenza della corte d’Appello di Milano è stata un importante spartiacque nella vicenda.

Se, da un lato, viene confermata – dopo la sentenza in primo grado del Tribunale di Como emessa nel febbraio 2024 – la nullità della richiesta del Comune di vedersi risarciti più di 118mila euro dall’Associazione, dall’altro viene riconosciuto illegittimo da parte di quest’ultima l’occupazione di altri locali oltre quelli riconosciuti dal contratto di cessione del 1930.

Il sindaco Alessandro Rapinese ha pubblicato un video, sulla pagina Facebook “Rapinese sindaco“, indirizzato direttamente alla presidente dell’associazione Maria Cristina Forgione.

Senza giri di parole, il primo cittadino resta fermo sulla posizione adottata da tempo, ovvero che i locali attualmente occupati dall’associazione culturale debbano essere “restituiti” al Comune, così da permettere l’accesso del Conservatorio.

A riprova della scelta intrapresa, Rapinese ha letto testualmente alcuni passaggi della sentenza emessa dalla corte d’Appello di Milano:

«Pagina 20: “Il contratto, in definitiva, non prevede la possibilità per l’associazione di utilizzare ulteriori aule…” (rispetto alle due stanzette che il Carducci aveva in uso e poi… discuteremo anche di quelle!).

Maria Cristina, invitandoti a leggere la Cassazione 27910/2018, che ti dice che se non hai un contratto scritto non puoi vantare diritti nei confronti del Comune di Como, ti chiedo una cortesia: scansati, restituisci il Carducci e consentimi di far accedere il Conservatorio.

Il gioco è bello quando dura poco. E questo gioco è già durato anche troppo».

Da tempo, dunque, prosegue il tira e molla con il Comune di Como, che ha registrato anche momenti di tensione nell’autunno 2024.

Un tentativo di sgombero e una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale a carico della presidente dell’Associazione Carducci.

Con la successiva trafila giudiziaria che, dopo la sentenza della corte d’Appello di Milano, sembra aver messo, almeno per ora, la parola fine sulla diatriba.

© Riproduzione riservata

Marco Curci
Marco Curci
Direttore responsabile
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