Reduce dalla vittoria di mercoledì 2 aprile sul parquet di Nardò, l’Acqua S.Bernardo si prepara ad una nuova trasferta in quel di Torino contro La Reale Mutua. Palla a due domenica 6 aprile alle 18 sul parquet del Pala Gianni Asti.
La squadra piemontese risulta attualmente la squadra più in forma del campionato con le sue 7 vittorie consecutive, ottenute anche contro squadre di rilievo quali Pesaro, Bologna e Rimini, e che le hanno permesso di raggiungere la zona play-in.
Artefice di questo cambio di passo è sicuramente Paolo Moretti, coach subentrato a Matteo Boniciolli sulla panchina gialloblù e che vanta al momento un record di otto vittorie e una sola sconfitta con il club torinese.
Le chiavi del suo gioco sono nelle mani del playmaker e capitano Matteo Schina, capace di mantenere 8.2 punti e 4.7 assist di media, nonché di elevare la coppia di americani composta dalla guardia Kevion Taylor, miglior realizzatore della squadra con 17.6 punti segnati a partita, e dall’ala Ife Ajayi, terzo miglior rimbalzista del campionato con i suoi 8.7 di media.
Il commento di coach Nicola Brienza alle porte dell’incontro:
«Giochiamo contro quella che è la squadra più in forma del campionato. Nell’ultimo mese e mezzo hanno raccolto otto vittorie, vincendo anche con Pesaro, Bologna e Rimini, e una sola sconfitta, arrivata in trasferta a Brindisi dopo una partita molto equilibrata».
«Grazie a questa striscia di sette successi consecutivi si sono sicuramente meritati il titolo di squadra rivelazione della seconda metà della stagione. Noi andiamo a Torino consapevoli di trovare un’avversaria sicura dei propri mezzi e molto carica».
«All’andata fu una partita estremamente combattuta, decisa nel finale, e mi aspetto un andamento molto simile anche domenica. Veniamo da due belle vittorie contro Verona e Nardò, quindi siamo anche noi in un momento positivo».
«Chi ha giocato a Nardò sta bene e procede anche il recupero dei due infortunati. Sappiamo che sarà una partita difficile, ma arrivati a questo punto del campionato, con quattro gare rimaste, sono tutte sfide complicate perché tutti hanno un obiettivo per cui lottare».
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