Acqua S.Bernardo Cantù in campo mercoledì 12 febbraio, alle 20.30, per l’anticipo della 28a giornata di serie A2. Partita contro Cividale al PalaFitLine di Desio.
Gara inizialmente prevista per domenica 19 febbraio ma, come per altre squadre, impegno spostato per i prossimi impegni delle Nazionali.
Cantù è reduce da un filotto di cinque sconfitte consecutive, che l’hanno fatta scivolare addirittura al sesto posto in classifica (32 punti, insieme a Urania Milano e Fortitudo Bologna). Cividale, però, seppur quarta in graduatoria insieme a Rieti, dista solo due lunghezze (34).
E, volendo essere ancor più realistici, la vetta (contesa da Rimini e Udine, entrambe a quota 38) è lontana 6 punti. Tanti da recuperare, con la formula dei due punti a vittoria. Davvero un miraggio, pensando alla Cantù vista nelle ultime settimane e con le giornate di campionato a disposizione sempre minori.
Quello che conterà contro Cividale, infatti, sarà soprattutto tornare a vincere. Sbloccare un gruppo che sembra essersi completamente perso senza apparente motivo.
Ecco il commento pre-partita di coach Nicola Brienza, di ritorno in panchina dopo il turno di squalifica scontato contro Cento:
«Giochiamo contro una squadra di ottima qualità, che si sta confermando ai massimi livelli anche quest’anno. Noi, chiaramente, sappiamo della difficoltà della partita e del periodo che stiamo attraversando.
Siamo concentrati e vogliosi di fare una partita di alto livello, andando a trovare quelle forze e quell’energia che in un momento come questo devono fare tutta la differenza del mondo.
Negli allenamenti che abbiamo fatto da domenica a oggi abbiamo lavorato per preparare soprattutto tatticamente la partita, come sempre c’è stata da parte di tutti una grande voglia di venire fuori da questo momento. È chiaro che questa voglia non è mai mancata, ma probabilmente non è sufficiente e quindi dobbiamo fare tutti quanti, dall’allenatore ai giocatori, un ulteriore sforzo.
In questo senso trovarci a giocare contro un avversario di questa qualità ci può essere d’aiuto, perché già di per sé questo tipo di partite necessitano e offrono uno stimolo per provare a dare quel qualcosa in più».
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